A cura di Roberto Concas
La ricerca semiotica applicata all’arte, negli anni, ha prodotto una serie di “risultati” oggettivamente riscontrabili, con poche ma attente condizioni e confermabili nella cosiddetta ripetibilità del fenomeno quale dato certo.
Con uno certo “stupore” nelle opere d’arte e nelle architetture compaiono linee virtuali, di cui peraltro parla anche Tommaso D’Acquino.
Le linee si celano nelle opere scomparendo alla vista ma restando come struttura portante, non solo delle composizioni ma, e forse principalmente, del pensiero filosofico e teologico.
Seguendo queste linee virtuali nell’ordine dato da una forma diagrammatica della matematica, si accede ad un “fare” artistico antico di millenni.